Il softair è una attività ludico-sportiva non riconosciuta dal C.O.N.I ma presente nei settori sportivi ufficiali di alcuni enti di promozione sportiva riconosciuti come CSEN, AICS, ASI, ACSI, ASC e in Italia sta raggiungendo una notevole diffusione. Basti pensare che a ogni centro urbano di medie dimensioni corrisponde quasi sempre un club. Da nord a sud, questo sport viene praticato in tutti gli scenari disponibili, che siano boschi, cave, vecchi capannoni in disuso. I club di tutta Italia si tengono in contatto tramite il web che rimane il mezzo più efficace per organizzare giocate ed eventi. Volete una dimostrazione? Provate a digitare la parola “softair” sul motore di ricerca google e vi si aprirà un nuovo mondo fatto di negozi online, siti dei vari club e forum di ritrovo a livello nazionale che contano migliaia di iscritti. Ma come mai il softair è ancora in parte sconosciuto? La ragione principale è che non è sponsorizzato al pari di altri sport e quindi la gente non ne conosce le modalità. Spesso viene etichettato in modo sbagliato dai media, in particolare dai giornali che non si preoccupano di informarsi prima di “sparare a zero” sui softgunners. Comunque sia i tempi stanno cambiando e il fenomeno sta assumendo dimensioni rilevanti e le autorità locali non possono più far finta di niente. Per avere maggiore peso in proposito, numerosi club si riuniscono in coordinamenti regionali e si presentano come gruppi compatti per richiedere spazi e permessi. Per gli amanti di questo sport non è sempre facile giocare in tranquillità. Ma come funziona il softair? Le partite iniziano sempre con un briefing che spiega ai partecipanti le regole del gioco ovvero obiettivi, modalità di scontro, punti di ritrovo, norme di sicurezza e durata del game. In caso di giocate all'esterno del club stesso, tutte queste informazioni vengono raccolte in fascicoli detti “book” che vengono inviati prima della giocata dal club organizzatore. Quando tutti i partecipanti hanno capito il proprio ruolo inizia il gioco vero e proprio.
Il softair è uno sport di squadra, nel senso che un giocatore da solo ha poche possibilità di raggiungere l'obiettivo (dimenticatevi la tipica scena da Rambo,quella è pura fantascienza). Gli scontri avvengono a non più di 40 metri e non hanno nessuna conseguenza sulla salute dei giocatori visto che è obbligatorio usare dispositivi di protezione individuale come maschere, occhiali, guanti...le repliche hanno una potenza inferiore al joule, come prescrive la legge e sono quindi ritenute giocattoli. Conquistato l'obiettivo ci si sposta al successivo facendo affidamento sulla navigazione con bussola o gps. A fine giocata si tiene un debriefing dove si analizzano i risultati raggiunti dai club partecipanti. Non tutte le giocate però hanno un vincitore e quindi un premio. Spesso ci si accontenta di un pranzo in compagnia dove si discute dell'esperienza appena trascorsa e non solo. Il softair è uno sport molto aggregante e non capita di rado che chi si trova la domenica mattina per spararsi addosso, si trova anche durante la settimana per bere una birra...